Trieste monocromatica

E’ passato quasi un mese dall’ultimo articolo. Che dire, impegni di tutti i tipi e computer quasi sempre spento. Oggi però finalmente ho trovato una mezz’oretta e quindi vi propongo un articoletto per continuare il viaggio nella mia città.
Stavolta per voi 5 scatti in bianco e nero:

1. Parcicolare del Parco Revoltella;

2. Canal Grande da dietro la ringhiera sul Ponte Rosso;

3. Il Molo Audace rafficato dalla bora;

4. Il bacino del porto Vecchio ripreso dal Molo IV col suo pontone antico chiamato Ursus

5. Un vechcio palazzo malandato in Via degli Artisti, poco distante dal Teatro Romano.

Alla prossima

Villa Revoltella

A Trieste, tra Cattinara e Rozzol, c’è la Villa Revoltella. In pratica si tratta di un parco con annessa villa e chiesetta, qualche fontana, altre costruzioni varie, fatta a livelli con scalinate e stradine, statue, ornamenti vari. Insomma, un gran bel posto per fare 2 passi, godersi l’aria aperta a pochi passi dal centro città. La villa fu fatta costruire da Pasquale Revoltella, imprenditore triestino di origini veneziane, personaggio carismatico che promosse varie cose, dalla costruzione del vicino edificio chiamato Ferdinandeo, all’appoggio per la costruzione del canale di Suez e la partecipazione di Trieste all’impresa.

Oggi i triestini ci portano i bimbi perché il parco ospita anche giochi vari, un campetto da basket e spazio per correre e giocare nel verde; i triestini ci passeggiano e si godono i fiori primaverili, la fontana col laghetto dei pesci, la messa nella piccola chiesetta, dove qualcuno pure si sposa, nonostante l’esigua capienza, preferendo un posto esclusivo per il giorno del fatidico “si”.

Domenica scorsa c’ho fatto un giretto (veloce peraltro) a scopo architettonico, con la promessa di tornarci quando cala il sole per farci una notturna e, soprattutto, tornare per concentrarmi sui particolari. Intanto vi propongo questo mix architettonico/paesaggistico