Il Timavo – Da Skoflje a Grad Skolj

Ciao amici.

A dicembre ho fatto una passeggiata solitaria lungo la sponda del Timavo (Reka) in Slovenia. Son partito dal paese di Skoflje, parcheggiando presso il ponte che passa sul fiume stesso (prima foto).
La prima parte del sentiero è adatto a tutti, tranne qualche piccolo passaggio un po’ più impegnativo. Però dopo circa 20 minuti il percorso si fa più impegnativo e bisogna risalire una scalinata piuttosto ripida, fino a giungere alle rovine di un castello, Grad Skolj. Passato il castello, si passeggia tra i campi con il fiume in fondo alla gola che fa compagnia sonora e, a tratti, anche visiva. Successivamente si può ridiscendere, ma non avevo più tempo e sono rientrato. Già questa prima parte però offre scorci davvero notevoli. Ci tornerò però, voglio completare il percorso.

 

Il ritorno di Trieste

Era da tanto che non pubblicavo in questa sezione, e mi stavo cominciando a sentire a disagio per questo! Rieccomi dunque sulla mia Trieste.

Al solito, vi descrivo le foto. La prima rappresenta la base del Molo Audace in una giornata primaverile con un temporale da un lato, a ovest verso Grado, e il ciel sereno dall’altro, a est, sull’Istria. Nella seconda, il castello di Miramare, con le montagne sullo sfondo, ripreso dalla riviera di Barcola. La terza è una barchetta presente sulle rive, dinnanzi alla chiesa greco ortodossa, la quarta è di nuovo il Molo Audace; l’ultima è un tramonto post temporale dove la barca, ormeggiata all’imbocco del Canal Grande, sembrava davvero stesse per essere risucchiata dal maltempo.

Per rompere il ghiaccio

Come il titolo lascia presagire, apro la nuova pagina “La mia Trieste” proponendovi i primi 5 scatti della mia città.
Spero gradirete la scelta, spero vi incuriosisca e vi faccia aspettare volentieri qualche giorno per vederne di ulteriori.

1. La facciata del Castello di Miramare

2. Piazza Vittorio Veneto

3. Scorcio del Molo Audace

4. Il sole bianco fotografato a Barcola – Si scorge il Castello di Miramare sullo sfondo

5. La base del Molo Audace la sera – dopo la pioggia – verso Piazza Unità d’Italia

Ferrara

A novembre, andando in Toscana, ho fatto scalo a Ferrara. Meritava fare una visita alla città estense, vedere i suoi vicoli, la grande piazza, la favolosa cattedrale.
Devo dire che mi è piaciuta molto, l’ho trovata a misura d’uomo e davvero vivibile. Ovviamente la conosco poco per fare una valutazione vera, ma l’impressione conterà pure qualcosa no?
Ad ogni modo, ho raccolto un po’ di immagini e, vista la luce trovata, ho subito concepito gli scatti per farli monocromatici; spero che la scelta sia di vostro gradimento.

Buona visione

Lubiana, la capitale della piccola Slovenia

Qualche mese fa ho fatto un giro a Lubiana con la mia famiglia. Ogni volta che la visito la trovo sempre molto gradevole, allegra e pimpante. Ricca di spunti e di begli scorci, offre davvero molto a chi ama la fotografia d’architettura, ma anche a coloro cui piace passeggiare in città tranquille e ampiamente pedonali. Con i bambini peraltro è molto facile e per nulla pericolosa, cosa che mi ha agevolato nello scattare in tranquillità.

Vi presento qui una selezione dei molti scatti che ho portato a casa. Dopo la mattinata, nel primo pomeriggio ha piovuto per mezz’oretta, a poi il tempo ci ha concesso di visitare il bel castello che, vicinissimo al centro, fa godere di panorami invidiabili su tutta la valle che circonda la bella cittadina del centro Europa.

Burg Landskron

Sulla sponda sud, all’estremo ovest del lago di Ossiach, in cima ad una collina, si trova il castello di Landskron. Alla sua base ci sono due piccoli laghetti e, salendo ancora un poco, si entra nel castello, conosciuto per i grifoni. Il luogo è interessante sia per le sue costruzioni, sia per le belle viste che si hanno sul lago di Ossiach e le sue montagne circostanti, e sulla valle di Villaco.

Burg Hochosterwitz

A nord di Klagenfurt, nella Carinzia orientale, su una collina rialzata di 150 metri, trova posto il castello di Hochosterwitz, un castello davvero davvero fantastico. Era una vera roccaforte ed era molto difficile da conquistare; ci provarono in molti, ma alla fine gli abitanti della zona resistettero sempre al suo interno. Ci sono 14 porte e portoni che separano la valle dal castello in alto, ed è oggi tenuto molto molto bene. La storia, come al solito, ve la risparmio.

A livello turistico posso dirvi che si può salire sia a piedi che con un ascensore che, sebbene un po’ vertiginoso, è molto comodo. In cima trova posto un ristorante e da li la discesa verso il parcheggio diventa piacevole e ricca di paesaggi e scorci davvero molto belli. Spero gradirete le mie visioni di questo luogo

Concludo con una chicca, la miniatura del castello visibile a Minimundus, a Klagenfurt

Mini-Hochostervitz-copia

Piemonte d’Istria, Istria centro-settentrionale, Croazia

A 240 mslm, a circa 7 km da Grisignana (di cui ho parlato qui), si trova, aggrappato a un cucuzzolo, Piemonte d’Istria, Zavrsje in croato. Un tempo era un paese abbastanza importante, dotato di stazione intermedia della ferrovia che collegava Trieste a Parenzo, la cosiddetta ‘Parenzana’.
La storia di questo borgo, come quella di tutti i borghi circostanti, è molto travagliata. Si passa dal Marchese d’Istria al patriarcato d’Aquileia a matrice feudale, per poi passare alla dominazione dei conti goriziani e poi di quelli di Pisino. Venezia la occupò, ma non riuscì a tenerla a lungo, complice la volontà dei conti croati di Veglia di riprenderselo e i tentativi triestini di controllare Piemonte per contrastare Pisino.

Ci fu poi il governo austriaco per un paio di secoli, intervallati da incursioni turche e ungheresi. Infine arrivò la reggenza veneziana che perdurò fino alla caduta della Serenissima per poi tornare sotto l’Austria fino al 1918. Tra le due guerre fu l’Italia a possedere la zona per poi passare, nel secondo dopoguerra, sotto il controllo è croato.

Si può quindi capire quanto importante e strategico fosse questo piccolo borgo, dotato di cerchia murarie e castello fortificato che davano un ottimo controllo su tutta la bella valle sottostante.

Ora passiamo alle fotografie, buona visione

Come per l’altro articolo, vi invito a consultare il libro di Dario Alberi “Istria”, da cui io stesso ho attinto queste informazioni, seppur molto ridotte, essendo il mio uno scopo più fotografico che narrativo.

Un giretto a Miramare

Il parco di Miramare ha ben poco bisogno di esser presentato. E questo non vuole esser un reportage completo, ma solo una raccolta di foto fatte in quel parco in qualche ora di relax nel corso di un venerdì pomeriggio.
A voi