Il Timavo – Da Skoflje a Grad Skolj

Ciao amici.

A dicembre ho fatto una passeggiata solitaria lungo la sponda del Timavo (Reka) in Slovenia. Son partito dal paese di Skoflje, parcheggiando presso il ponte che passa sul fiume stesso (prima foto).
La prima parte del sentiero è adatto a tutti, tranne qualche piccolo passaggio un po’ più impegnativo. Però dopo circa 20 minuti il percorso si fa più impegnativo e bisogna risalire una scalinata piuttosto ripida, fino a giungere alle rovine di un castello, Grad Skolj. Passato il castello, si passeggia tra i campi con il fiume in fondo alla gola che fa compagnia sonora e, a tratti, anche visiva. Successivamente si può ridiscendere, ma non avevo più tempo e sono rientrato. Già questa prima parte però offre scorci davvero notevoli. Ci tornerò però, voglio completare il percorso.

 

Stanjel – Slovenia

Nella vicina, per me, Slovenia, ci sono davvero tanti bei posti. Ho già pubblicato Bled qualche tempo fa, in una piccola raccolta di foto del lago. Qui vi propongo Stanjel, una chicca del carso sloveno, a pochi chilometri da Trieste, quindi vicinissima all’Italia. Direi che è il paese più bello del carso sloveno.

Se vi va di approfondire la sua storia, beh, visitatelo, specie per via del giardino progettato da Max Fabiani. Purtroppo quel giorno (credo fosse ferragosto 2018) la luce si è spenta proprio poco dopo che ci sono entrato, ma ci voglio tornare per rendergli giustizia (fotografica intendo).

Intanto vi propongo queste

Buona visione amici

Un giretto a Bled

A inizio dicembre ho visitato il famoso lago sloveno. Non era la prima volta, ma finora lo avevo fotografato male tutto sommato.

Non vi dico niente del luogo, è talmente famoso…non ricordo nemmeno se l’avevo già proposto qui sul blog. Ricordo delle foto in bianco e nero che feci qualche anno fa. Stavolta sono a colori però

Ciao ciao

Bohinjsko Jezero – Lago di Bohinj

Nella Slovenia nord occidentale, nel famoso parco nazionale del Triglav (Tricorno), simbolo nazionale della piccola repubblica dell’ex Jugoslavia, c’è questo lago alpino circondato di alte montagne che, d’inverno, sono ricoperte di neve. Anche il lungolago lo è; io ci sono stato a metà marzo, quando ormai la coltre bianca se ne stava andando, ma qualcosa di invernale c’era ancora, eccome!

Spero questi scatti rendino giustizia ad un posto che a me personalmente piace molto. E’ la seconda volta in 2 anni che ci vado, e vorrei tornarci ancora! Ci si passa il tempo davvero molto piacevolmente e in modo molto molto rilassante.

Ora basta con la pubblicità però! A voi gli scatti

Cristoglie

Sulla strada che da Capodistria (Koper – Slovenia) porta verso Pinguente (Buzet – Croazia), troviamo questo paesino, Hrastovlje in sloveno. Per raggiungerlo, dalla strada principale, si devia a sinistra e si percorre qualche chilometro su una bella stradina che si snoda tra i campi. Alla fine di questa strada si trova il paesino. Non è particolarmente affascinante nel complesso, ma ha questa chiesetta, intitolata alla Santissima Trinità, protetta dalle antiche mura che aiutavano la popolazione a sopravvivere durante le guerre, barricandosi nella chiesa stessa. Questa costruzione, nel suo complesso, è una delle più belle, nel suo genere, dell’intera Istria. Formando una sorta di castello religioso, si presta a visioni lugubri ma al tempo stesso suggestive e mistiche.
Ma ciò che rende davvero ‘quasi’ unico il luogo è l’affresco che si trova dentro la chiesa: “LA DANZA MACABRA”, dipinta da Giovanni da Castua. Questo dipinto, ritrovabile in pochi luoghi al mondo (soltanto 2 chiesette in tutta l’Istria lo vantano) è davvero particolare; raffigura infatti l’uguaglianza dell’uomo davanti alla morte rappresentando poveri, ricchi, nobili, ecclesiasti affiancati dalla morte che se li porta con se. Il motivo per cui se ne trovano pochi è che i signori dell’epoca li facevano coprire, essendo ovviamente contrari a tali raffigurazioni. Quei pochi affreschi che sono quindi arrivati ai giorni nostri in buono stato di conservazione sono quelli dipinti in luoghi sufficientemente isolati e, pertanto, non trovati dalla nobiltà medievale locale.

Da segnalare anche la statua della Savrinka, intitolata alle donne istriane, famose per la loro laboriosità. È un monumento molto recente (1990) donato al paese in occasione del cinquecentenario degli affreschi. Si trova subito fuori dall’agriturismo Skrgat, dove si mangia davvero bene. Segnalo però che è aperto solo nel weekend, non ricordo se anche su prenotazione in giorni feriali.

Detto ciò, a voi le foto

 

 

La neve di fine gennaio

Nella vicina Slovenia, a fine gennaio, ha fatto una bella nevicatina senza vento, di quelle che riempiono i rami degli alberi e rendono tutto incantato. Inutile dirvi che mi piace fotografare, e mi piacciono i paesaggi! Ma sono anche un grande amante della neve, divento quasi bambinesco quando la vedo scendere dal cielo. Potete quindi immaginare il mio stato d’animo nel trovarmi davanti a questi paesaggi con la reflex in mano: gasamento (citando un caro amico) totale!

Vi propongo qua una selezione delle foto fatte quella mattina, in solitaria, girovagando tra monticelli e campi d’oltre confine.

Buona visione

Lago di Bohinj, Parco Nazionale del Triglav, Slovenia

In Slovenia c’è il famoso Parco del Triglav, simbolo nazionale e zona naturalistica davvero meritevole. E all’inizio del parco c’è questo lago. In inverno in queste zone si scia, in estate si fa il bagno e ci si rilassa. Molto meno chic del vicino Bled (che però è davvero molto bello), molto spartano e per amanti della natura, il lago di Bohinj porta con se un relax davvero indefinibile. C’ho passato un giorno e mezzo, o meglio un pomeriggio e una mattina, e mi ha lasciato segnato dalla voglia di tornarci. Condivido questi miei pochi scatti che, son convinto, non bastano e non rendono giustizia al luogo! Ma, si sa, chi si accontenta…

Lubiana, la capitale della piccola Slovenia

Qualche mese fa ho fatto un giro a Lubiana con la mia famiglia. Ogni volta che la visito la trovo sempre molto gradevole, allegra e pimpante. Ricca di spunti e di begli scorci, offre davvero molto a chi ama la fotografia d’architettura, ma anche a coloro cui piace passeggiare in città tranquille e ampiamente pedonali. Con i bambini peraltro è molto facile e per nulla pericolosa, cosa che mi ha agevolato nello scattare in tranquillità.

Vi presento qui una selezione dei molti scatti che ho portato a casa. Dopo la mattinata, nel primo pomeriggio ha piovuto per mezz’oretta, a poi il tempo ci ha concesso di visitare il bel castello che, vicinissimo al centro, fa godere di panorami invidiabili su tutta la valle che circonda la bella cittadina del centro Europa.

Il parco ambientale della Zgornja Idrijca – Idrija, Slovenia

A poco più di un’ora da Trieste, a metà strada tra il confine e la capitale slovena Lubiana, si trova la cittadina di Idrija. Questa località nasce lungo il fiume Idrijca, un affluente del più rinomato Isonzo. La Idrijca è stata fondamentale nello sviluppo urbano in quanto la città è nata attorno ad una miniera di mercurio che, per funzionare, abbisognava di molto calore. A tal fine, gli abitanti sfruttarono il legname dei generosi boschi circostanti e, prima di poterli trasportare via ruota, dovettero sfruttare la forza del fiume. La zona più adatta era quella lungo la piccola Belca, che si butta poi nella Idrijca. Lungo la Belca, nell’800, costruirono delle chiuse, chiamate, per la loro bellezza, piramidi slovene. Attualmente sono state ristrutturate minuziosamente per commemorare giustamente queste costruzioni.

Per raggiungere le chiuse (io ne ho visitate 2 ma una in particolare mi ha davvero ammaliato), poco prima di Idrija, si segue la direzione Bela. Per 7 km si costeggia la Idrijca nel bosco, e sono 7 km che meritano molte soste.

Prima di dettagliarle, vi rammento che tutte le foto sono cliccabili; anzi, vi consiglio di farlo perché questi paesaggi vanno goduti a tutto schermo

La prima immediatamente, al primo ponte, dove trova posto il Divje Jezero (Lago Selvaggio). Questo lago ha questo nome perché è alimentato dalle profonde grotte (esplorate solo in parte) sottostanti e quando piove tanto, ribolle selvaggiamente. Io l’ho visto in estate e quindi era calmo, ma ci tornerò per vederlo più selvaggio. D’estate e calmo merita sicuramente per i bei colori

Divje Jezero7

Divje Jezero6

Divje Jezero5

 

Divje Jezero4

Il lago alimenta il fiume più corto della Slovenia, la Jezernica, di appena 55 metri; infatti dopo questo breve percorso le sue acque si buttano nella Idrijca.

Tra Divje Jesero e Jezernica

Jezernica

Dopo la sosta obbligata a questo fantastico lago, ho fatto diverse soste lungo il corso del fiume. Una moderna chiusa prima, delle rapide con ponticelli in legno poi.

Chiusa sulla Idrijca

Idrijca3

Idrijca2

Arrivato alla confluenza con la Belca, parte il sentiero sterrato lungo il quale si trovano le chiuse. Eccovi la Chiusa Di Brus.

Chiusa di Brus1

Chiusa di Brus5

Chiusa di Brus6

Chiusa di Brus8

Chiusa di Brus4

Chiusa-di-Brus7-copia

Chiusa di Brus2

Chiusa di Brus

Ritornando, prima mi sono imbattuto in questa roccia

Roccia che ride

e poi ho fatto una sosta un po’ casuale grazie alla quale mi sono imbattuto in questa cascatella

Cascatella

Infine ho fatto un’ultima sosta alle rapide che tanto mi erano piaciute e, visto che minacciava di piovere, ho concluso li la mia gita.

Ponte sull'Idrija

Idrijca4

Non ho nemmeno visitato la città, certo di tornare nuovamente in questo fantastico luogo.

A presto.