A poco più di un’ora da Trieste, a metà strada tra il confine e la capitale slovena Lubiana, si trova la cittadina di Idrija. Questa località nasce lungo il fiume Idrijca, un affluente del più rinomato Isonzo. La Idrijca è stata fondamentale nello sviluppo urbano in quanto la città è nata attorno ad una miniera di mercurio che, per funzionare, abbisognava di molto calore. A tal fine, gli abitanti sfruttarono il legname dei generosi boschi circostanti e, prima di poterli trasportare via ruota, dovettero sfruttare la forza del fiume. La zona più adatta era quella lungo la piccola Belca, che si butta poi nella Idrijca. Lungo la Belca, nell’800, costruirono delle chiuse, chiamate, per la loro bellezza, piramidi slovene. Attualmente sono state ristrutturate minuziosamente per commemorare giustamente queste costruzioni.
Per raggiungere le chiuse (io ne ho visitate 2 ma una in particolare mi ha davvero ammaliato), poco prima di Idrija, si segue la direzione Bela. Per 7 km si costeggia la Idrijca nel bosco, e sono 7 km che meritano molte soste.
Prima di dettagliarle, vi rammento che tutte le foto sono cliccabili; anzi, vi consiglio di farlo perché questi paesaggi vanno goduti a tutto schermo
La prima immediatamente, al primo ponte, dove trova posto il Divje Jezero (Lago Selvaggio). Questo lago ha questo nome perché è alimentato dalle profonde grotte (esplorate solo in parte) sottostanti e quando piove tanto, ribolle selvaggiamente. Io l’ho visto in estate e quindi era calmo, ma ci tornerò per vederlo più selvaggio. D’estate e calmo merita sicuramente per i bei colori
Il lago alimenta il fiume più corto della Slovenia, la Jezernica, di appena 55 metri; infatti dopo questo breve percorso le sue acque si buttano nella Idrijca.
Dopo la sosta obbligata a questo fantastico lago, ho fatto diverse soste lungo il corso del fiume. Una moderna chiusa prima, delle rapide con ponticelli in legno poi.
Arrivato alla confluenza con la Belca, parte il sentiero sterrato lungo il quale si trovano le chiuse. Eccovi la Chiusa Di Brus.
Ritornando, prima mi sono imbattuto in questa roccia
e poi ho fatto una sosta un po’ casuale grazie alla quale mi sono imbattuto in questa cascatella
Infine ho fatto un’ultima sosta alle rapide che tanto mi erano piaciute e, visto che minacciava di piovere, ho concluso li la mia gita.
Non ho nemmeno visitato la città, certo di tornare nuovamente in questo fantastico luogo.
A presto.