A distanza di qualche settimana dalla Grotta delle Margherite, sono tornato sotto terra, sempre con gli amici del CAT. Questa volta la cavità si chiama Omar e si trova, ovviamente, in mezzo al bosco sul Carso di Trieste.
Davvero emozionante anche questa, specie per il traverso sui pioli di acciaio che mi ha fatto un po’ impressione, ancorché fossi naturalmente ben assicurato sulla corda…sensazioni personali evidentemente.
Il particolare della cavità che più mi ha colpito è una sala che si sdoppia, divisa a metà da uno spesso diaframma di calcite (cit. link dal sito del catasto regionale delle grotte del Friuli Venezia Giulia), nonché la colata calcitica presente in un meandro laterale dell’ultima sala che abbiamo visitato.
Ciò che mi è anche molto piaciuto è la vastità del primo ambiente a cui si accede una volta sceso il primo pozzo.
Insomma, un 2 giugno alternativo, passato in ottima compagnia in un posto davvero speciale.
Alla prossima grotta